La cucina è un ambiente speciale della casa. Lo dimostra il fatto che, quando entriamo in un ristorante cinese, troviamo un immancabile altare. In alto, in modo che domini, e con delle offerte; generalmente frutta. Entrare in un ristorante è, in fondo, come entrare in una grande cucina, perché si mangia e si prepara da mangiare. Quanti di noi, inoltre, pranzano o cenano in cucina?
Quindi, dobbiamo guardare a questo angolo della casa in maniera speciale. E credo che facciano bene i Cinesi, a metterci un altare. E’ l’idea che il cibo è vita: sono due concetti inseparabili. Inoltre il cibo ha qualcosa di sacro; abbiamo nelle orecchie “Prendetene e mangiatene tutti, questo è il mio corpo”, parole dette da Gesù, non a caso, durante l’Ultima Cena. Ed è un concetto valido anche per altre religioni: nel Corano c’è la sura della Tavola Imbandita. Adamo ed Eva, inoltre, sono scacciati dal paradiso per aver mangiato il frutto proibito. C’è il concetto del sacrificio, specialmente, ma non solo, animale. L’animale ci offre la sua carne, e per questo sacrifica la sua vita. Tanto che nell’Ebraismo, è vietato mangiare alimenti fatti di sangue animale; perché il sangue è, in questa tradizione, metafora dell’anima, che deve essere salvata; e non mangiare è un modo per preservare.
Anche in un mondo laico la cucina è un ambiente importante. Ogni luogo e ogni nazione ha il suo modo di cucinare.
La cosa riguarda anche l’architettura: nelle vecchie case coloniche la cucina era situata all’ingresso: aperta la porta di casa, si accedeva alla cucina. Il primo ambiente. Dove si accoglie l’ospite facendolo entrare.
Autore: Claudio Barna
Photo credits: www.pinterest.com
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